Nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto contro la violenza di genere il Questore di Padova Marco Odorisio, a seguito di analisi dei dati da parte del personale della Divisione Anticrimine riguardanti fatti di reato avvenuti a Padova e in provincia, ha adottato dall’inizio dell’anno in corso 30 ammonimenti per violenza domestica e 16 ammonimenti per atti persecutori, per un totale complessivo di 46 misure personali di prevenzione eseguite.
Tra i casi più emblematici nello specifico un provvedimento di ammonimento per violenza domestica è stato emesso nei confronti di un 31enne nigeriano residente all’Arcella il quale veniva segnalato per avere posto in essere reiterate condotte violente nei confronti della compagna aggredendola fisicamente e minacciandola di morte in più occasioni.
Gli episodi di violenza fisica iniziavano nel 2020 e s’ intensificavano negli ultimi anni, durante i quali il soggetto in seguito ammonito si rendeva responsabile di continue aggressioni nei confronti della compagna, anche alla presenza della figlia minore, tanto che la donna nel 2021 lo denunciava per maltrattamenti in famiglia.
Sempre per episodi di violenza commessi in ambito domestico un provvedimento analogo è stato adottato nei confronti di un 47enne residente nella zona del Basso Isonzo il quale si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie e atteggiamenti di controllo nei confronti della moglie quali ad esempio pretendere di leggere le chat dal suo telefono, impedirle di uscire con colleghi e amici, scegliere per suo conto i capi d’abbigliamento da indossare.
Tali atteggiamenti violenti culminavano in reiterate aggressioni verbali e fisiche, con minacce ed offese anche di fronte alla figlia minore, a cui seguiva il deferimento dello stesso all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamenti in famiglia e la sua successiva sottoposizione alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alla parte offesa con l’applicazione del dispositivo del braccialetto elettronico.
Un ulteriore ammonimento per violenza domestica è stato inoltre adottato nei confronti di un 47 enne residente a Padova che, in evidente stato di agitazione, al culmine di una violenta lite nel parcheggio di un supermercato aggrediva la moglie spingendola e provocandole in seguito alla caduta la frattura del braccio sinistro.
Sono stati inoltre notificati 16 ammonimenti per atti persecutori nei confronti di altrettanti a soggetti che, sulla base delle segnalazioni ricevute dalle vittime, si è riscontrato abbiano posto in essere ripetuti atti di stalking nei confronti di persone a loro legate turbandone fortemente la quotidianità e inducendole a convivere con veri e propri stati di ansia e paura.
In particolare si è reso necessario notificare la predetta misura di prevenzione di tipo personale nei confronti di una donna 45enne residente nell’hinterland cittadino che, attraverso ripetuti e continuati tentativi di contatto attuati tramite messaggistica e-mail e telefonate, ricorrendo spesso anche all’utilizzo di un’utenza nascosta importunava con centinaia di messaggi al giorno l’ex compagno proferendo nei suoi confronti offese e minacce e, in alcune circostanze, inscenando veri e propri appostamenti presso il luogo di lavoro della vittima per provare ad avvicinarlo di sorpresa.
Allo stesso modo un 33enne cittadino rumeno residente in un comune della cintura urbana è stato ammonito perché, una volta interrotta la relazione sentimentale con la compagna, non rassegnandosi alla fine del rapporto, ha reiterato condotte persecutorie nei confronti della stessa tentando di contattarla ossessivamente attraverso i social networks e, presentandosi continuamente nei pressi dell’abitazione e dei luoghi abitualmente frequentati dalla donna, la supplicava di riprendere la relazione e, davanti all’ennesimo rifiuto, nell’insultarla arrivava addirittura in un’occasione ad autolesionarsi con il vetro del parabrezza della propria auto in modo da attirare la sua attenzione.
Nel valorizzare l’efficacia dell’ammonimento contro la violenza di genere è importante sottolineare come
lo scopo di tale misura di prevenzione sia quello di garantire alla vittima una tutela anticipata e rapida, trattandosi infatti di un “avvertimento” rivolto dal Questore all’autore di violenza (stalker, maltrattante) di astenersi dal commettere ulteriori reati.
Ricorrere all’ammonimento è molto semplice: la vittima può esporre i fatti in qualsiasi Ufficio di Polizia e richiedere l’ammonimento nei confronti dell’autore delle condotte aggressive o persecutorie e, dopo una veloce istruttoria a cura della Divisione Anticrimine finalizzata alla verifica dei comportamenti descritti, il Questore adotterà il provvedimento e l’autore sarà diffidato a interrompere immediatamente la prosecuzione delle condotte.
Grazie alla legge 168 del 24 novembre scorso è stata ampliata inoltre la possibilità per il Questore di procedere d’ufficio ad ammonire e quindi di intervenire già al primo segnale di violenza, anche quando questo viene segnalato anche da terze persone con riferimento a possibili episodi di percosse, lesioni, violenza privata, minaccia grave, atti persecutori, revenge porn, violazione di domicilio o danneggiamento, commessi sempre in un contesto di violenza domestica.
Non sarà necessario pertanto che la vittima proponga apposita istanza; la segnalazione, ad esempio, dei vicini di casa che vi assistono o di chiunque venga a conoscenza di situazioni di violenza domestica possono far attivare il procedimento amministrativo previsto per l’irrogazione dell’ammonimento.
Le generalità del segnalante non saranno mai rese pubbliche ma tale iniziativa consentirà di aiutare qualsiasi vittima non in grado da sola di uscire allo scoperto.