E’ noto a tutti, anche per l’eco quotidiano dei media, il grave fenomeno delle truffe alle persone sole, fragili e anziane, perpetrato da una più “raffinata criminalità” senza alcuno scrupolo.
Il 50% dei colpi dei truffatori va a segno, e, che, purtroppo, solo la metà delle vittime, presenta denunce, provocando un doppio vantaggio ai criminali: quello dell’ingente profitto ricavato e quello di averla fatta franca con conseguente aumento di questo fenomeno. Molte sono le tecniche e mezzi dei questi furfanti, – dichiara Sebastiano Arcoraci, UGL Consumatori di Padova (UGCONS) – ma di recente uno di questi mi ha colpito particolarmente. Ci segnalano l’ultimo ritrovato, cioè quello di utilizzare il marchio e il nome di grosse società, (nel caso specifico un importante gruppo Nazionale che fornisce luce e gas, molto presente anche nella pubblicità alla TV), per addebitare ai poveri e ignari utenti il costo relativo a forniture mai richieste, per le quali non si è sottoscritto alcun contratto, neppure telefonico o on-line.
Il fenomeno a Padova sta colpendo molte famiglie, viste le denunce fatte alle Forze dell’Ordine. Il problema, spesso, è la facilità – prosegue Arcoraci di UGCONS – con cui i nostri dati sono facilmente alla mercé di tutti. Altro che tutela della Privacy e Garante della riservatezza dei nostri dati personali o sensibili, ognuno di noi riceve decine di telefonate moleste anche al giorno. Probabilmente i nostri dati sono captati via etere, ad insaputa degli interessati, e senza il nostro consenso, viste le nuove frontiere della tecnologia informatica. E’ intuibile che ogni attacco informatico a società, gruppi e Istituzioni, ad opera di spregiudicati hacker e con anche richiesta di riscatto, produce illegalmente dati di molti soggetti.
Né si spiega come mai, come, nonostante molti si siano iscritti al Registro delle Opposizioni, si continui a ricevere, ad ogni ora del giorno e della notte, telefonate di ogni tipo, ivi comprese, quelle che poi porteranno, quale estrema conseguenza, alle truffe vere e proprie. I casi segnalateci, oggetto di denunce di questi giorni, sono in costante crescita. Appare necessario controllare, almeno settimanalmente, tutte le nostre mail, e i nostri resoconti contabili ed estratti Bancari e/o Postali, e, ove si sia di fronte a queste truffe, presentare denuncia, anche al fine di dimostrare il contenuto della truffa, e, recuperare, eventuali somme versate, o accreditate a tali furfanti, per “errore incolpevole”.
Resta inteso che occorre un tempestivo intervento del legislatore e delle Authority a ciò preposte, affinché si eviti anche forte senso di disagio e umiliazione, – conclude Arcoraci – difficilmente superabili, se non con adeguati supporti, anche medici e psicologici.