“L’olio di oliva non è solo un prodotto agroalimentare, bensì la rappresentazione gustativa, olfattiva e culturale del territorio in cui è stato ottenuto. Sono orgoglioso di inaugurare oggi Sol2Expo, prima fiera del settore in Italia e non a caso a Verona. Questa provincia da sola rappresenta il 72% della superficie olivicola regionale; qui sono attive ben 30 delle 37 imprese venete dell’oleoturismo, nuova opportunità in una terra già leader nell’ospitalità a livello nazionale. Questa è la testimonianza che in Veneto dietro al prodotto c’è un patrimonio culturale enorme, un segmento in crescita su cui puntare”.
Lo ha detto oggi l’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner, inaugurando “Sol2Expo”, il Salone internazionale del settore olivicolo a Verona, assieme al ministro Francesco Lollobrigida e al presidente di VeronaFiere Federico Bricolo. Per tre giorni, fino a martedì 4 marzo, Sol2Expo accenderà i riflettori sull’intera filiera dell’olivo e dell’olio di oliva, con un fitto programma di appuntamenti tra convegni, cooking show, degustazioni e approfondimenti, oltre ad eventi dedicati al business.
“Il settore olivicolo in Veneto ha un fatturato annuo di circa 12 milioni di euro, per una superficie coltivata di 5.000 ettari distribuita tra le province di Verona (3.600 ettari), Vicenza (500), Treviso (450) Padova (425) – ha dichiarato Caner -. Le aziende olivicole venete sono 4.500 con 63 frantoi attivi e 2 OP nel Veronese che aggregano 1.400 imprese su 1.666 ettari, un terzo del totale. Due sono le denominazioni: la DOP Veneto (che comprende i tre areali Veneto Valpolicella, Veneto Euganei e Berici, Veneto del Grappa, con 102 comuni nelle province di Verona, Padova, Vicenza e Treviso) e la DOP Garda in 19 comuni del Veronese (areale Orientale). Il Veneto sostiene le imprese del settore con una specifica misura del CSR 2023-2027 per la promozione dei prodotti di qualità, con 137.000 euro di stanziamento, e con un bando PNRR per il miglioramento dei macchinari dei frantoi che ha visto finanziate tutte le domande per 805.000 euro”.
“C’è poi un ulteriore aspetto da valorizzare – ha aggiunto Caner – che è quello delle PPL, le piccole produzioni locali, vendute dal produttore primario in ambito locale. Al progetto regionale aderiscono centinaia di piccole aziende, quelle dell’olio EVO sono 71 soprattutto a Verona e Treviso: sono realtà importanti che mantenendo la coltivazione in territori collinari, difendono il suolo dall’avanzamento boschivo e tutelano la biodiversità. Il loro lavoro è un modo per trarre reddito e garantire la cura del paesaggio, fondamentale per il Veneto”.