Padova torna al centro dell’attenzione con il ritorno di Joseph Marie Oughourlian, azionista di maggioranza del Calcio Padova, che ha rilasciato dichiarazioni significative nel pre-partita contro la Giana Erminio. Il patron biancoscudato, visibilmente soddisfatto dei progressi della squadra, ha sottolineato come la situazione del club sia migliorata rispetto allo scorso febbraio: “Ci eravamo visti in un momento complicato per la classifica, ma ora siamo più felici. Abbiamo stabilizzato il progetto con un budget ragionevole e la squadra sta rispondendo bene”.
Oughourlian non ha esitato a ringraziare pubblicamente il presidente Peghin per il supporto costante anche nei momenti difficili: “È un amico e ha sempre creduto nel progetto Padova”.
Con undici partite ancora da giocare, l’obiettivo della promozione in Serie B rimane alla portata. “Speriamo sia l’anno giusto”, ha dichiarato il proprietario, sottolineando la qualità del direttore sportivo e dell’allenatore Andreoletti: “Anche se non lo conosco personalmente, sta facendo un ottimo lavoro. Negli ultimi anni siamo arrivati vicini alla Serie B e ora vogliamo completare il percorso”.
Nonostante i progressi sportivi, il clima tra il club e una parte della tifoseria rimane teso. Oughourlian ha espresso amarezza per lo sciopero della curva, che prosegue da anni: “È assurdo. I tifosi non vengono allo stadio per protesta, ma seguono la squadra in trasferta. Questo ci costa circa 200.000 euro e danneggia l’immagine del club”.
Il patron ha ribadito la sua disponibilità al dialogo, ma ha anche sottolineato la necessità di un cambiamento di atteggiamento da parte dei tifosi organizzati: “La porta è aperta. Capisco le critiche, ma credo che la squadra meriti il sostegno dei suoi tifosi. Non possiamo continuare a lavorare con questo tipo di boicottaggio”.
Un altro nodo cruciale riguarda le infrastrutture. Il progetto per la cittadella dello sport a Padova non ha trovato sbocchi concreti: “Abbiamo provato a collaborare con il Comune, ma non si riesce nemmeno a sistemare una curva allo stadio. Con Bresseo eravamo pronti a investire, ma ci hanno ignorato. A Noventa lavoriamo bene, ma è complicato investire su strutture in Serie C”.
Oughourlian ha espresso frustrazione per la mancanza di supporto istituzionale e il rallentamento dei progetti infrastrutturali: “In altre regioni italiane e in Europa investono nei settori giovanili e nelle strutture sportive. Qui sembra tutto più complicato”.
Nonostante le difficoltà, Oughourlian resta ottimista sul futuro del Calcio Padova: “Se dovessimo andare in Serie B, faremo una squadra competitiva. Il piano c’è già nella nostra testa, anche se per scaramanzia preferisco non parlarne troppo”.
La speranza di vedere il Padova tornare tra i grandi è forte, ma il patron lancia un messaggio chiaro: “Il successo si costruisce insieme. Servono squadra, società, istituzioni e soprattutto tifosi uniti. Solo così potremo raggiungere i nostri obiettivi”.
Il futuro del Calcio Padova è ancora tutto da scrivere, ma la determinazione di Oughourlian lascia intendere che i sogni biancoscudati sono ancora vivi e forti.
Quanto Joseph Oughourlian sarà disponibile a restare il èagron del Calcio Padova? E’ la domanda e il dubbio di molti.