Nell’ambito delle attività dei Popolari per il Veneto, è stato istituito un gruppo di lavoro dedicato all’analisi e allo sviluppo della realtà regionale, con l’obiettivo di proporre strategie concrete per valorizzare il territorio e rafforzare il ruolo del Veneto in Italia e in Europa.
L’incontro inaugurale si è aperto con l’intervento del Prof. Silvio Scanagatta, che ha delineato le linee guida fondamentali per i lavori futuri, ponendo l’accento su alcune tematiche chiave:
- Autonomia regionale: Sebbene l’autonomia rimanga un principio fortemente auspicato, il prof. Scanagatta ha sottolineato come, ad oggi, la sua attuazione risulti impraticabile a causa della gestione inefficace da parte dei partiti nazionali, che hanno vanificato un consenso popolare ampio e trasversale.
- Crisi politica regionale: Il Veneto si trova in uno stato di profonda privazione politica, aggravato dalla confusione e dall’inconcludenza che caratterizzano l’attuale panorama dei partiti nazionali.
- Valorizzazione delle energie locali: Per progettare una politica utile non solo al Veneto, ma anche all’Italia e all’Europa, è essenziale partire dalle risorse interne. “Serve uno sguardo attento e concreto alle energie sociali ancora valorizzabili sul nostro territorio”, ha dichiarato Scanagatta.
Il gruppo di lavoro ha posto particolare attenzione all’identità e al potenziale del Veneto:
- Una “Grande Città Veneto”: Con quasi 5 milioni di abitanti, la regione si configura come un vasto agglomerato urbano, paragonabile a molte metropoli internazionali. È dunque necessario adottare una visione strategica che rifletta questa nuova realtà demografica ed economica.
- I punti di forza: Il Veneto continua a eccellere per la laboriosità della sua popolazione e le sue eccellenze nei settori della manifattura, della sanità e dell’università.
- Una classe dirigente debole: Tuttavia, permane una criticità significativa: l’assenza di una rappresentanza forte della classe dirigente veneta nei centri decisionali italiani ed europei. Questo deficit limita la capacità della regione di incidere sulle politiche nazionali e comunitarie.
Rivoluzione nella viabilità e connessioni strategiche
Uno degli obiettivi principali individuati dal gruppo è la necessità di una rivoluzione infrastrutturale. “La rete viaria est-ovest è ormai obsoleta e insufficiente. Serve un cambio di paradigma che metta al centro la costruzione di collegamenti Nord-Sud, sia ferroviari che stradali, per favorire il flusso di cittadini e merci”, ha sottolineato il prof. Scanagatta.
Tra le priorità strategiche, spicca il potenziamento dell’asse Venezia-Monaco, un’infrastruttura cruciale per ristabilire il ruolo storico del Veneto come ponte tra l’Europa centrale e il Mediterraneo.
Coinvolgimento di esperti e mondo produttivo
Il gruppo di lavoro intende coinvolgere i migliori tecnici e professionisti provenienti dal mondo universitario e produttivo, per elaborare soluzioni concrete che consentano al Veneto di passare da terra di passaggio a fulcro di nuovi modelli di sviluppo.
“Vogliamo dimostrare che il Veneto può e deve ambire a essere protagonista, portando l’Europa nel Mediterraneo e l’Italia al centro dell’Europa. Questo è il momento di agire con coraggio e visione”, ha concluso Scanagatta. Il gruppo di lavoro proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori incontri e tavoli tematici, aperti anche al contributo di associazioni, imprese e cittadini.