Cresce il dissenso a Padova nei confronti dell’amministrazione guidata dal sindaco Sergio Giordani, accusato di ignorare le istanze dei cittadini e di non rispettare le promesse elettorali. In una città che merita trasparenza e partecipazione attiva, il malcontento è ormai tangibile.
Sono molto scettico sui risultati del sondaggio di Winpoll, – dichiara Sebastiano Arcoraci, aderente a Forza Italia e già componente CDA PadovaFiere-Fiera Immobiliare – li ritengo irrealistici. L’insoddisfazione dei padovani nei confronti del sindaco Giordani è palpabile, attribuendo al primo cittadino un atteggiamento sempre più apatico, demotivato e privo di concretezza nell’azione amministrativa.
Nonostante le normative italiane sanciscano il diritto alla cittadinanza attiva, molti padovani si sentono esclusi dai processi decisionali. Le segnalazioni di disservizi, i suggerimenti su viabilità, ambiente e urbanistica rimangono spesso inascoltati. A peggiorare il quadro, l’assenza di risposte da parte dell’amministrazione, nonostante un team comunale di 15 persone a supporto del sindaco, con costi elevati per i contribuenti.
Il sindaco Giordani, che si era presentato come un “civico” attento ai bisogni della città, appare ora distante e incapace di mantenere gli impegni presi. Gli errori strategici, – prosegue Arcoraci – come la gestione fallimentare della vecchia Fiera (con un deficit di 4 milioni di euro) e il silenzio su questioni ambientali e urbanistiche critiche (come l’HUB Alì), hanno aggravato il divario tra amministrazione e cittadini.
A peggiorare la situazione, l’insicurezza crescente in alcune zone della città, culminata nell’istituzione di una “zona rossa” presso la stazione ferroviaria, nonostante le resistenze del sindaco e della sua maggioranza.
Di fronte a questa situazione, cresce l’appello per una mobilitazione civica che promuova una partecipazione più attiva e consapevole. I cittadini sono invitati a non arrendersi all’astensionismo, ma a organizzarsi attraverso comitati, raccolte firme e altre iniziative democratiche per chiedere un cambio di rotta.
L’alternativa è chiara: costruire un fronte popolare, insieme alle forze moderate, per proporre una nuova leadership capace di ascoltare davvero i cittadini e ridare dignità a Padova. Per molti, la soluzione è inevitabile: Giordani – conclude Arcoraci – dovrebbe lasciare anticipatamente la guida della città per restituire voce e potere decisionale ai padovani.