I Carabinieri della Compagnia di Este hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano quarantenne poichè ritenuto responsabile in ipotesi accusatoria, del reato di truffa aggravata.
Lunedì attorno all’ora di pranzo, le chiamate alla linea 112 che riferivano di contatti telefonici sospetti da parte di “sedicenti carabinieri” sono diventate numerose; l’operatore della Centrale dei Carabinieri di Este, localizzandole, ha intuito che i truffatori, che di solito chiamano le potenziali vittime da molto lontano, stavano prendendo di mira la zona di Solesino – Stanghella.
Con il coordinamento di personale del NORM di Este, tutte le pattuglie disponibili sono state fatte convergere in quella zona, attuando un piano di saturazione delle principali arterie stradali. Quando la Centrale Operativa ha diramato la notizia di truffa consumata ai danni di un’anziana di Solesino, con un “finto avvocato” che si era allontanato a bordo di utilitaria grigia, i militari hanno portato a compimento il servizio di osservazione e, nel giro di pochi minuti, hanno fermato un sospetto in prossimità dell’entrata autostradale di Stanghella.
Ai militari, il conducente, proveniente da Napoli, solo in auto, non ha dato indicazioni plausibili circa la sua presenza nella bassa padovana. L’immediata perquisizione d’iniziativa ha consentito di rinvenire 8.000 euro in contanti occultati nei pantaloni, esattamente la cifra sottratta con l’inganno all’anziana vittima qualche minuto prima, convinta di consegnare una “cauzione” utile a levare dai guai il figlio, asseritamente coinvolto in un incidente stradale, nella realtà mai occorso. L’uomo era in possesso però di ulteriori 600 euro in contanti nonché di preziosi per cui gli accertamenti espletati in caserma ad Este hanno consentito ai militari di ipotizzare il coinvolgimento del soggetto in una ulteriore truffa consumata nella mattinata in provincia di Rovigo. In quel caso l’espediente utilizzato era stato ancora più subdolo.
Contattata una signora via telefono, per togliere dalla scena la figlia convivente, i truffatori l’avevano convinta a recarsi in caserma dai Carabinieri per la consegna di atti urgenti. La donna, tenuta costantemente al telefono, aveva quindi lasciato la madre da sola per oltre 40 minuti, prima di rendersi conto di essere stata ingannata, in quel mentre, però, il finto incaricato dell’avvocato si era presentato in casa, portandole via la somma in contanti, un anello, una collana, un bracciale ed un paio di orecchini, il tutto in oro che la donna, convinta di dover aiutare il figlio, aveva consegnato. Entrambe le anziane signore, scioccate dapprima dai falsi allarmi ricevuti, poi dalla consapevolezza di essere state raggirate e, infine, dal grave danno economico subito, sono rimaste a dir poco entusiaste quando i Carabinieri di Este le hanno contattate per la redazione della denuncia e la restituzione del maltolto.
Accompagnate da familiari sono state accolte e rassicurate dai Carabinieri e sono rientrate immediatamente in possesso dei loro averi, ancora incredule, infinitamente grate. L’uomo presunto autore di entrambe le truffe è stato dichiarato in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia di Este in attesa del giudizio per direttissima fissato per il giorno successivo.
La Procura della Repubblica di Rovigo ha richiesto e ottenuto dal Giudice la convalida dell’arresto e l’emissione della misura cautelare dell’obbligo di dimora in Napoli.