Domenica ultimo giorno (dalle 10 alle 20) per respirare la grande arte da vicino, a tu per tu con i capolavori del Novecento e dei giorni nostri, portati alla 19^ mostra – mercato ArteGenova nel padiglione Blu della Fiera genovese da 150 tra galleristi nazionali e internazionali e associazioni culturali locali.
Alcuni tra i nomi che hanno orientato l’arte europea e mondiale hanno qui loro opere tra le 5.000 giunte dal 14 al 16 febbraio da 13 regioni italiane – oltre che da Andorra, Francia, Iran, Repubblica di San Marino, Svizzera. Tra le tele più pregiate spiccano una doppia incisione realizzata da Fontana nel 1961 (1,8 milioni di euro), un De Chirico da 1,6 milioni, un Burri del 1950 (1 milione); e ancora un Morandi del 1930 e un raro disegno del 1952 con cui Pollock (prima di approdare al suo stile caratteristico dell’action painting) si appuntava su carta di riso i segni grafici dei nativi d’America (200.000 euro).
La “scena” temporalmente apre a inizi ‘900 con i futuristi come Balla, Carrà, Sironi, Depero, Bonetti Lerici, e arriva finoagli odierni Street Artist Bansky, Brainwash, TvBoy, Alessio – B. L’arte in quanto ricerca, ma anche gioco, non manca di proporre divertissement artistici come la Sciedia di Lufer (Luca Ferraglia) che mette gli sci a una seggiola o – nella sezione Contemporary Art Talent Show dove espongono opere di emergenti (valori entro i 5.000 euro) – La leonardesca dama con l’ermellino che in braccio tiene invece una pecorella in 3D; o le ochette in plastica in rilievo su colorati paesaggi. Quasi metà degli emergenti che partecipano al Premio Banca Mediolanum (sponsor di ArteGenova) assegnato domenica mattina, sono portati da galleristi e associazioni liguri.
Particolare rilievo è stato dato nello spazio di Satura Palazzo Stella agli artisti genovesi: Emilio Scanavino, Plinio Mesciulam, Rocco Barella e Giannetto Fieschi si confrontano con 12 tele (collezione Gian Paolo Seghezza) del loro nobile conterraneo Dario Bardinero, misteriosamente scomparso nel 1909 dopo aver lasciato il frac sul letto nel suo studio ospitato nel convento di San Silvestro.
Artista ligure proposto alla Biennale di Venezia 2026
Ed è proprio Gian Paolo Seghezza ad aver annunciato dal palco di ArteGenova 2025, l’intenzione di organizzare – dopo una ventina d’anni di assenza – la presenza di un artista ligure per gli eventi esterni della Biennale di Venezia 2026. Prematuro comunicarne il nome prima della pronuncia della segreteria a settembre, ma si tratta di un genovese. Per questo progetto Seghezza prevede un dialogo anche con il mondo universitario e con i poli museali veneziani con cui da tempo collabora.
Ultime ore quindi per vedere da vicino opere di Warhol, Schifano, Rotella, Jeff Koons, Christo, Haring, Ligabue, Capogrossi, Guttuso, Casorati e moltissimi altri.
Biglietti a 12 euro, ridotti 8 euro, gratis fino ai 12 anni. Si entra da piazzale Kennedy con parcheggio gratuito sotto la tensostruttura. www.artegenova.com.
Incontri di domenica 16 febbraio nello spazio Art Talk
ore 11
La libertà espressiva, riflesso dell’identità artistica
Ciclo di 3 conferenze in cui, attraverso la lettura dell’opera d’arte attuale, ci si addentrerà nel mondo dell’arte contemporanea per esplorare come la libertà espressiva sia un elemento fondamentale che permette agli artisti di manifestare la loro identità. Presenta Mattea Micello, storico e critico dell’arte.
ore 12
Presentazione del vincitore del Premio Banca Mediolanum
ore 14.30
Archivio, post-produzione, critica e strategia
Intervengono: Diana Maria Perez e Vittorio Raschetti. Vittorio Raschetti è docente, critico d’arte contemporanea, curatore, giornalista pubblicista, saggista. Diana Maria Pérez è attivista artistica di origine colombiana, laureata all’Accademia di Brera in Arti Visive e già assistente alla cattedra di Anatomia Artistica, co-fondatrice di AWAG Artedia Window Art Gallery Curatrice e Artista e tra i fondatori del Centro Studi Milano del ‘900. Centro di ricerca ermeneutico – scientifica dedicato all’arte milanese del XX Secolo.
ore 15.30
Gianolio – “The Italian Black and White Art”
L’artista Gianolio terrà un intervento esclusivo presentando alcune delle sue opere più significative esposte in mostra. Attraverso un racconto coinvolgente, condividerà il suo percorso artistico, dagli esordi alla produzione attuale, esplorando il viaggio che ha segnato la sua ricerca pittorica e il progetto che ne guida l’evoluzione: opportunità per immergersi nel mondo affascinante del bianco e nero.
ore 16
La Libertà espressiva, riflesso dell’Identità artistica.
Ultima di 3 conferenze in cui, attraverso la lettura dell’opera d’arte attuale, si entrerà nel mondo dell’arte contemporanea per esplorare come la libertà espressiva sia un elemento fondamentale che permette agli artisti di manifestare la loro identità unica e irripetibile. Presenta Mattea Micello, storico e critico dell’arte.