I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Pesaro e Urbino, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Urbania, hanno portato a termine un’importante operazione contro lo sfruttamento del lavoro nel settore tessile. Due cittadini cinesi, marito e moglie, residenti a Piandimeleto e domiciliati a Urbania, sono stati arrestati con l’accusa di intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento lavorativo, in violazione dell’articolo 603-bis del Codice Penale.
Le indagini, avviate nel gennaio 2023, sono partite da un’ispezione presso un’azienda tessile locale. Gli investigatori hanno scoperto un sistema ben radicato di sfruttamento ai danni di lavoratori connazionali, reclutati in condizioni di estrema vulnerabilità. I dipendenti, spesso immigrati in cerca di stabilità economica e di un contratto utile per il permesso di soggiorno, erano costretti a turni massacranti di oltre 12 ore al giorno per stipendi irrisori, pari a circa 1.000 euro al mese.
I contratti ufficiali, generalmente part-time, mascheravano un lavoro reale che superava di gran lunga i limiti legali, mentre le violazioni contributive arrecavano un danno significativo all’INPS.
Oltre all’evidente sfruttamento lavorativo, i dipendenti vivevano in condizioni al limite della sopravvivenza. Molti di loro dormivano direttamente nei laboratori tessili, in spazi privi di riscaldamento, sporchi e in pessime condizioni igieniche. Questi ambienti, inadeguati per la vita umana, mettono in luce il totale disprezzo per la dignità e i diritti dei lavoratori.
Gli arrestati utilizzavano un meccanismo di “apri e chiudi” aziendale, creando nuove imprese intestate a prestanome per eludere controlli e continuare le attività illecite. Questa strategia garantiva la prosecuzione dello sfruttamento degli stessi lavoratori, macchinari e locali, abbattendo i costi del lavoro e generando una concorrenza sleale nel mercato tessile.
Questo sistema ha gravemente inquinato il settore, imponendo tariffe insostenibili per le aziende rispettose delle normative, e violato le norme di sicurezza sul lavoro, aumentando il rischio di infortuni per i dipendenti.
I due cittadini cinesi sono stati condotti presso la casa circondariale di Pesaro, come disposto dal GIP del Tribunale di Urbino. Ora dovranno rispondere alle eventuali accuse mosse nei loro confronti.