È iniziata dal primo gennaio la fase globale di test della “Silver notice”, nuovo strumento utilizzato da Interpol su proposta italiana, per tracciare, sequestrare e confiscare a livello mondiale i proventi illeciti delle organizzazioni criminali transnazionali.
A emettere la prima richiesta 2025 è stata proprio l’Italia per la ricerca di informazioni sulla presenza di beni patrimoniali, mobiliari e immobiliari, principalmente in Asia e Sudamerica, riferiti a un’attività di riciclaggio a livello mondiale, per un valore di oltre mezzo miliardo di euro.
L’auspicio è quello di intercettare il maggior numero di asset patrimoniali, per poi far partire richieste di cooperazione giudiziaria col fine di sequestrarli e confiscarli.
“Silver notice” consentirà la comunicazione a livello mondiale di avvisi e richieste di informazioni, utili alle indagini delle polizie dei 196 Paesi che ne fanno parte.
Il progetto per l’introduzione della Silver notice nasce da una proposta presentata dalla Direzione centrale della Polizia criminale durante l’Assemblea generale di Interpol, tenutasi a Nuova Delhi (India) nell’ottobre 2022, sottolineando l’impegno del Dipartimento della pubblica sicurezza a diffondere a livello mondiale il “Modello Italia”, nella prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, attraverso l’aggressione dei patrimoni illeciti.
Lo scopo delle Silver notice è lo scambio di informazioni a supporto di svariate tipologie di recupero di beni sia a seguito di condanna, sia per la realizzazione di misure preventive patrimoniali, e sarà possibile, inoltre, allegare provvedimenti giudiziari di sequestro o confisca.
Le richieste saranno emesse per reati con pena superiore a quattro anni, che è la soglia di punibilità stabilita dalla Convenzione Onu di Palermo contro il crimine organizzato transnazionale, ma non saranno indicate soglie minime agli importi da tracciare o recuperare e, almeno nella fase pilota, saranno riferite alle sole persone fisiche, escludendo i provvedimenti destinati a persone giuridiche.
Commentando la notizia, Raffaele Grassi, vice direttore generale della Pubblica sicurezza e direttore centrale della Polizia criminale, ha dichiarato: “Sono certo che la fase pilota della Silver notice avrà risultati positivi e che convincerà ulteriormente la comunità mondiale delle forze dell’ordine a utilizzare maggiormente le indagini finanziarie e le funzioni di recupero dei beni. Inoltre, considero un segnale importante il fatto che la prima Silver Notice in assoluto sia stata emessa dall’Italia e che sia stata richiesta dagli investigatori della Guardia di finanza che lavorano a Palermo, la città associata alla Convenzione Onu sulla criminalità organizzata transnazionale e al suo principio “follow-the-money”: è forse un segno del destino che augura “buona fortuna” all’iniziativa Silver notice di Interpol. Sono sicuro, infine, che a breve seguiranno altre richieste di pubblicazione di Silver notice da parte degli organismi investigativi della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e della Direzione investigativa antimafia, con i quali nei mesi scorsi abbiamo tenuto una riunione informativa per illustrare le potenzialità dello strumento e sollecitarne l’utilizzo”.