L’UGL Veneto esprime solidarietà e vicinanza agli operatori sanitari vittime delle recenti aggressioni nei pronto soccorso della nostra regione.
Aggredire fisicamente o verbalmente un medico, un infermiere o un operatore sanitario equivale a colpire tutti noi. Questi professionisti sono coloro che, ogni giorno, affrontano situazioni di emergenza con dedizione, competenza e umanità, garantendo la salute pubblica e il diritto alle cure per ogni cittadino.
“Sosteniamo l’adozione dei dispositivi di protezione personale come l’orologio con sistema SOS ovvero – dichiara Luciano Conforti, segretario regionale di Ugl Veneto – uno smartwatch dotato di pulsante SOS che attiva un protocollo che include contatto immediato con la centrale operativa 24/7, localizzazione GPS in tempo reale e, se necessario, allerta alle Forze dell’Ordine per interventi rapidi.
Ricordiamo che il Parlamento ha recentemente approvato una legge per contrastare la violenza contro gli operatori sanitari, introducendo l’arresto in flagranza differita e altre misure preventive. Tuttavia, è chiaro che questi interventi legislativi, seppur importanti, devono essere accompagnati da azioni concrete e tempestive, come il potenziamento delle misure di sicurezza all’interno delle strutture sanitarie e una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza sull’importanza del rispetto verso chi opera nei luoghi di cura.”
L’UGL Veneto chiede con forza alle istituzioni regionali e nazionali di intensificare gli sforzi per garantire la tutela degli operatori sanitari, prevedendo investimenti per sistemi di videosorveglianza, un’adeguata presenza delle forze dell’ordine nei pronto soccorso e percorsi formativi per la gestione delle situazioni di rischio.”