Un gesto di straordinaria generosità e un’organizzazione impeccabile hanno permesso di salvare tre vite grazie a trapianti di rene effettuati simultaneamente in tre ospedali italiani: Padova, L’Aquila e Bologna.
Lo scorso novembre, la Rete Nazionale Trapianti ha coordinato una complessa operazione che ha coinvolto donatori e riceventi incompatibili in un sistema di donazioni e trapianti incrociati. Protagonista di questa storia è stato un “donatore samaritano”, una persona in perfetta salute che ha scelto di donare uno dei suoi reni a uno sconosciuto in lista d’attesa, in forma anonima e gratuita. Si tratta di un evento rarissimo: negli ultimi cinque anni e mezzo è stato il primo caso in Italia e solo il nono dal 2015, anno in cui il Centro Nazionale Trapianti (CNT) ha introdotto questo specifico protocollo.
La delicata operazione ha coinvolto ben 110 professionisti, tra medici, infermieri, psicologi, biologi e personale dei coordinamenti regionali del Veneto, Abruzzo ed Emilia-Romagna. Gli espianti sono stati eseguiti simultaneamente alle prime luci dell’alba nei tre ospedali e, rispettando rigorosi tempi operativi, i reni sono stati trasportati in modo tempestivo grazie al supporto della Polizia Stradale.
Le unità speciali hanno utilizzato Lamborghini Urus e Huracan, appositamente attrezzate per il trasporto di organi, insieme a una terza vettura, per garantire la consegna rapida alle equipe chirurgiche. I trapianti, eseguiti contemporaneamente, hanno avuto successo, restituendo una vita normale ai tre pazienti, che pochi giorni dopo hanno potuto fare ritorno a casa in ottime condizioni.