“Oggi a Padova eravamo in centinaia di persone per Il Veneto che Vorrei, un evento che abbiamo proposto alle forze politiche per allargare il campo del centro sinistra ai movimenti civici e alle forze della società civile.
La grande partecipazione ci dimostra che abbiamo raccolto un grande bisogno di partecipazione dei territori, dalle città fino ai comuni più piccoli delle aree interne, che significa che il percorso delle regionali non deve essere deciso tra pochi, né nelle segreterie dei partiti né nei coordinamenti di poche liste” è quanto dichiara Elena Ostanel, Consigliera regionale del movimento civico Il Veneto che Vogliamo, a margine dell’incontro Il Veneto che Vorrei, tenutosi questa mattina a Padova.
“Questa mattina eravamo più di 350 persone, amministratori, di comuni grandi e piccoli, rappresentanti di circa 100 liste civiche e associazioni, cittadine e cittadini. Un incontro che abbiamo voluto per rinsaldare un rapporto di dialogo nella cura dei territori e delle persone che li abitano, per ricucire la distanza, talvolta avvertita, tra la Politica e le comunità. Dalle piccole e grandi città, dalle montagne alla costa per parlare di ospedali e autobus, di liste d’attesa e lavoro che non c’è. Con noi quasi 40 relatori che hanno toccato diversi dei temi che vorremmo arrivassero nel programma dell’alternativa che ci proponiamo di costruire: dall’ambiente al lavoro, senza dimenticare sanità e cultura” prosegue la Consigliera.
“Un incontro dove abbiamo ascoltato diverse voci che porteremo con noi nei prossimi mesi. Ma vogliamo che da oggi parta un percorso che, per chi vorrà, ci porterà a far vedere il Veneto che vorremmo, un Veneto che possiamo costruire assieme, nelle nostre diversità e ragioni territoriali, dai comuni più grandi alle aree interne ai piccoli, insieme” conclude Ostanel.