Nell’ambito dell’attività volta al rintraccio di soggetti destinatari di condanne definitive, la Squadra Mobile di Padova, nel primo pomeriggio di IERI venerdì 29 ha dato esecuzione ad un ordine di cattura di un cittadino italiano che deve scontare una pena di 2 anni e 2 mesi di reclusione per aver rapinato una farmacia a Padova nell’aprile del 2021.
L’uomo, 47enne residente a Padova, già condannato in precedenza per reati analoghi, era entrato in farmacia armato di coltello e con il volto coperto da una mascherina chirurgica e occhiali da sole e dopo aver minacciato i presenti costringeva la farmacista a mettere tutto l’incasso, qualche centinaia di euro, in un sacchetto di plastica, prima di fuggire a piedi. Sul posto, immediatamente dopo i fatti intervenivano gli investigatori della Squadra Mobile che raccoglievano testimonianze e filmati delle telecamere di zona.
L’esperienza dei poliziotti permetteva di individuare una forte somiglianza nella corporatura e nelle movenze di quel rapinatore travisato, con un uomo padovano pochi giorni prima fermato e trovato in possesso di arnesi atti allo scasso e già più volte riconosciuto responsabile di rapine simili. Soggetto spesso incontrato e pedinato nei quotidiani servizi di pattugliamento svolti proprio in quel periodo dai poliziotti che notavano particolari del giubbotto e delle scarpe indossate dall’autore della rapina proprio identiche alle sue. proprio il giorno della rapina, era in quella zona in bicicletta, indossante quei vestiti e quelle scarpe.
I sospetti degli investigatori sono poi stati rafforzati dalle comparazioni antropometriche del soggetto già più volte fotosegnalato in Questura con i filmati acquisiti il giorno della rapina e dal raffronto della bicicletta dell’indagato che è risultata essere proprio quella immortalata nelle immagini della rapina.
Qualche altro accertamento ha portato alla certezza che fosse proprio lui il rapinatore e alla condanna.
Il quarantenne, residente in città, a seguito di un mirato servizio, è stato rintracciato presso la propria abitazione e al termine delle attività, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Padova.
Dall’inizio dell’anno, in tutta la provincia, la sola Squadra Mobile ha eseguito oltre 30 ordini di cattura.