“L’Associazione Consumatori UGCONS di Padova denuncia una situazione di grave disagio per i viaggiatori italiani e stranieri, dovuta ai prezzi esorbitanti praticati dalla società Autogrill, controllata dalla multinazionale svizzera Dufry e dalla famiglia Benetton attraverso Edizione.
I prezzi dei beni essenziali, come benzina, panini, caffè e acqua, risultano sproporzionati rispetto ai normali standard di mercato. Ad esempio, – dichiara Sebastiano Arcoraci, resp. UGCONS di Padova -, un litro di benzina può arrivare a costare 2,50 euro, un panino 9,20 euro, un caffè 2,50 euro e una bottiglietta d’acqua 2,90 euro. Tali cifre, sottolinea l’Associazione, non sono giustificate dall’andamento dell’inflazione né dall’aumento dei costi delle materie prime.
Secondo i dati ufficiali, l’inflazione è scesa al 2,4% nel primo trimestre del 2024 (stime su base annua), ben al di sotto dei livelli del 2022 e 2023. Nonostante ciò, i prezzi nei punti vendita Autogrill continuano a crescere. Inoltre, Dufry-Benetton ha registrato un fatturato record di 6 miliardi di euro nel 2023, evidenziando un forte margine di profitto.
La nostra denuncia – prosegue Arcoraci – sottolinea la mancanza di alternative per i viaggiatori, bloccati all’interno dei percorsi autostradali senza possibilità di scegliere punti vendita esterni. Tale situazione monopolistica mette i consumatori in una posizione di svantaggio, costringendoli a sostenere spese ingiustificatamente alte.
UGCONS di Padova si è rivolta a all’AGCOM chiedendo inoltre che si verifichi se queste pratiche commerciali possano configurare violazioni della normativa vigente in materia di prezzi e tariffe. Preoccupano, inoltre, le conseguenze per i viaggiatori negli aeroporti, dove lo stesso gruppo aziendale opera in condizioni analoghe di monopolio. Il rischio è che tali pratiche riducano i consumi, mettendo in difficoltà famiglie e turisti e rallentando la crescita economica del Paese.
UGCONS di Padova, infine, ha invitato il Garante ad adottare misure concrete per regolamentare il mercato, tutelare i consumatori e garantire una concorrenza leale. La risposta di AGCOM è stata per noi insoddisfacente poiché in adunanza del 5 Novembre hanno esaminato la ns segnalazione risposto che non risultano allo stato emergere elementi di fatto e di diritto sufficienti a giustificare ulteriori accertamenti, essendo, peraltro, disponibili, per gli automobilisti, diverse alternative, ad esempio MyChef, nonché punti di ristoro al di fuori dell’autostrada e nei pressi della stessa.
Riteniamo che AGCOM non ha risposto nel merito, indicando solo una alternativa (Mychef) che peraltro pratica gli stessi prezzi, e suggerendo, con discutibile interesse, di uscire dall’autostrada per fare benzina o mangiare. MyChef – concluse il segretario UGCons Arcoraci – ha solo 11 punti ristoro contro i 141 di Autogrill. C’è da rimanere sconfortati.”