Nel corso del litigio, l’uomo avrebbe spinto con violenza la compagna contro una porta a vetri, mandandola in frantumi.
L’ennesimo episodio di violenza, l’ennesimo fatto che, grazie ad una segnalazione tempestiva al 112 , non si è trasformato in qualcosa di più grave, l’ennesima volta che la sinergia fra Arma dei Carabinieri e Procura della Repubblica ha reso inoffensivo un uomo che da tempo era diventato estremamente violento e pericoloso.
L’episodio risale a qualche giorno fa ed entrambi i protagonisti (presunto aggressore; presunta vittima) sono di nazionalità ucraina. Una telefonata al 112 ha fatto scattare l’allarme in un condominio del centro città dove alcuni condomini, allarmati dalle urla di un uomo, dal rumore di vetri che andavano in frantumi e dal pianto di una donna, hanno contattato i Carabinieri, temendo che la situazione potesse finire male.
Una pattuglia della Sezione Radiomobile, intervenuta tempestivamente, si è trovata di fronte ad una donna, in un fortissimo stato di agitazione, con violente crisi di pianto, tali da rasentare uno stato di panico. A terra i vetri in frantumi della porta della camera da letto. A questo punto la donna, in un evidente stato di sudditanza psicologica nei confronti del marito che anche alla presenza dei Carabinieri la minacciava di stare ben attenta a quello che diceva, veniva allontanata dalla casa per poter acquisire informazioni, le più veritiere possibili.
La donna a bassa voce, terrorizzata dalla possibilità che il compagno intercettasse il suo racconto ha riferito ai Carabinieri di episodi di vessazioni e di violenze fisiche e psichiche perpetrati nel tempo, culminati nell’episodio in argomento, nel quale l’uomo l’avrebbe spinta violentemente facendole sbattere la testa contro il vetro di una porta, mandandolo in frantumi.
I Carabinieri, letta la situazione, ritenendo di dover approfondire i fatti, e riscontrare le dichiarazioni della donna, hanno accompagnato entrambi in caserma
Gli approfonditi accertamenti, hanno dimostrato l’esistenza documentale, di pregressi episodi nei quali la donna era stata vittima di violenza da parte del compagno. Tutti episodi che sul momento la donna, come spesso accade, per paura aveva comunque sminuito.
A questo punto, sulla base degli elementi raccolti, e fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è stato dichiarato in stato di arresto. L’uomo, su disposizione del P.M. di turno è stato quindi tradotto presso il carcere di Parma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
All’esito dell’udienza di convalida, il GIP ha convalidato l’arresto e, alla luce della gravità dei fatti provvisoriamente contestati, ha disposto per l’indagato la remissione in libertà con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Nella circostanza i Carabinieri esortano tutti i soggetti fragili vittime di violenze domestiche di fidarsi e affidarsi ai presidi di legalità presenti ovunque sul territorio, basti pensare alle 36 Stazioni Carabinieri capillarmente distribuite in tutta la Provincia. L’Amore non è mai violenza, sopruso, umiliazione.
Liberarsi della violenza è possibile, il primo passo è rendersi conto della violenza per poi chiedere il giusto supporto alle forze dell’ordine, ai Centri Anti Violenza, al numero 1522. E’ importante denunciare gli episodi di violenza, per proteggere fisicamente e psicologicamente sé stesse ed i figli.