Da oltre un anno e mezzo, Veneto Agricoltura ha istituito un gruppo di operatori specializzati nel monitoraggio faunistico, con il duplice obiettivo di censire il patrimonio faunistico regionale e contribuire a progetti di ricerca mirati alla conservazione della biodiversità. Queste attività, che si svolgono nelle aree naturalistiche gestite dall’Agenzia, fanno parte dei compiti istituzionali definiti dalla Legge istitutiva e dalle misure di indirizzo della Regione del Veneto.
Recentemente, il gruppo ha raggiunto un importante traguardo in Pian del Cansiglio, dove collabora con l’Università Cà Foscari di Venezia per il monitoraggio di dieci femmine di cervo con la tecnica del radio tracking. L’operazione, supervisionata da veterinari, ha permesso di applicare radiocollari satellitari agli animali, consentendo così uno studio approfondito sugli spostamenti e comportamenti della specie. Le catture si sono svolte tra il 1 e il 3 ottobre, approfittando di condizioni meteorologiche avverse che hanno ridotto la presenza di visitatori. Questo ha facilitato il lavoro degli operatori, che sono riusciti a sedare nove cerve in una sola notte. Gli animali sono stati misurati, pesati e dotati di marche auricolari per il loro riconoscimento, utili anche dopo il distacco dei radiocollari, così da poter raccogliere dati cruciali sulla longevità della specie. Tra gli esemplari monitorati precedentemente con la stessa tecnica, durante le operazioni di cattura è stata osservata la femmina “Apple”, già catturata nel 2015, che oggi ha circa 14-15 anni.
I dati iniziali dei radiocollari confermano la presenza dei cervi all’interno della Foresta Demaniale del Cansiglio, un’area strategica per il loro ciclo annuale. Infatti, durante l’inverno, i cervi si spostano dalle aree più basse della Piana a causa del fenomeno dell’inversione termica, preferendo territori più soleggiati. I radiocollari permetteranno di monitorare con precisione questi spostamenti stagionali verso le aree di svernamento e la frequentazione degli habitat tra boschi e pascoli.
Un ulteriore finalità di questo studio è l’analisi del comportamento dei cervi in relazione alla presenza del lupo, confrontando i dati attuali con quelli raccolti tra il 2015 e il 2017, quando la presenza del predatore era ancora sporadica. I risultati, attesi nei prossimi due anni, forniranno informazioni preziose anche sul rapporto tra cervi e l’afflusso massiccio di visitatori durante la stagione del bramito, proseguendo un filone di indagini già iniziato lo scorso anno mediante l’utilizzo di visori notturni. Le attività del gruppo di monitoraggio di Veneto Agricoltura si inseriscono in una visione strategica per la conservazione della biodiversità del Veneto, contribuendo anche alla gestione faunistica-venatoria e alla regolamentazione delle interazioni tra fauna selvatica e uomo.