I tedeschi della Volkswagen hanno preso coscienza e coraggio annunciando che la Bugatti Chiron sarà probabilmente presentata ufficialmente nel 2016: una supercar di lusso estremo e potenza fondente qualsiasi ambizione della concorrenza, lasciando poco spazio alle altre scuderie: ben 1.500 Cv di pura adrenalina, pronta a decollare verso paesi di maggiore ricchezza. Nessun cenno di umile sottomissione, nessuna debolezza o timidezza d’asfalto: è ormai prossimo il parto della futura prepotenza motoristica, infernale quanto addomesticabile, anche dal cocchiere dal tacco a spillo.
Bugatti Chiron: circa 464 Km/h, lanciati verso l’eredità della Veyron: Chiron nascerà dopo il rifacimento di almeno il 92% del lavoro, rispetto il primo progetto: lo sforzo progettuale porterà ad uno scatto di partenza da 0 a 100 Km/h in appena 2 secondi. Non un restyling della Beyron, ma un’auto nuova, per un futuro di razza.
La creatura prende il nome da Louise Alexandre Chiron, pilota della Bugatti Tipo 35, negli anni ’50: un nome devoto alla storia che insegna a non dimenticare le origini, che insegna il rispetto della perfezione e potenza.
Bugatti Chiron è preceduta dalla Bugatti Veyron 16.0 Grand Sport Vitesse “La Finale”, presentata al Salone di Ginevra 2015: “La Finale” poiché sarà l’ultima delle Veyron, prodotta in 450 esemplari: motore 8.0 W16 da 1.200 Cv (circa 300 Cv in meno della futura Chiron).
Al momento Bugatti Chiron è un gioiello in fase di sviluppo, qualsiasi altro azzardo o previsione di possenza e dettaglio potrebbe essere superfluo o non corrispondente alle genialità oggi impegnata per il debutto 2016, ma una cosa è certa: sarà un tripudio di efficienza, tecnologia, lusso e irriverente potenza irraggiungibile per molti, senza diniego al sogno.
Nessuna immagine ad oggi è disponibile, sebbene il pensiero comune porti ad immaginare una innovativa supercar, seguendo il concetto di style-design del padre fondatore della casa automobilistica, Ettore Arco Isidoro Bugatti: conservatore ma innovativo al tempo stesso, sobrio inventore e creativo imprenditore italiano che ha contribuito alla essenza automobilistica mondiale con un marchio tutto Made in Italy dal 1909 al 1963, dal 1987 al 1995 nella mani di Romano Artioli (azienda chiusa nel 1995 per bancarotta); dal 1998 di proprietà del gruppo Volkswagen.
Un 2016 che lascerà un segno indelebile nella storia delle hypercar.