Germana La Mantia, in rappresentanza della Segreteria Regionale UGL Veneto, è stata audita in Regione Veneto su invito della IV Commissione sul tema “Mappatura del fenomeno del caporalato: esperienze, dati, strategie e proposte dei rappresentanti dei lavoratori”.
“Non abbiamo sufficienti normative efficaci per proteggere i lavoratori più vulnerabili, spesso stranieri che non conoscono la lingua o le leggi italiane e finiscono nelle mani dei caporali. Si pensi ad un altro dato allarmante e spesso – dichiara Germana La Mantia di UGL Veneto – non considerato nella sua gravità anche sociale ovvero la richiesta di denaro da parte dei caporali fino a 17mila euro per vitto, alloggio, trasporto e assistenza linguistica, come è stato evidenziato durante l’audizione. Una sorta di “tour operator della totale illegalità.”
Alla Quarta Commissione Consiliare Permanente, presieduta da Andrea Zanoni (PD) e con la vicepresidenza di Roberto Bet (Lega-LV), la padovana La Mantia ha fornito preziose testimonianze, esperienze e proposte per mappare il problema e proporre strategie di intervento. Testimonianze che hanno messo in maggiore luce e confermato quanto il caporalato sia radicato in Veneto, soprattutto nel settore agricolo.
“I sindacati e le istituzioni si uniscano, noi dell’UGL Veneto siamo già attivi contro questa cancrena, in un appello comune: porre tempestivamente fine – conclude La Mantia – a un sistema di sfruttamento che danneggia i lavoratori e mina le fondamenta della nostra economia.”