Da giorni circolano notizie sempre più insistenti sulla possibile trasformazione di via Piovese, nel quartiere di Voltabarozzo, in una strada a senso unico verso il centro città. Questa modifica – dichiara Liliana Gori, presidente dell’Associazione No Rotaie – confermerebbe l’attuale deviazione obbligatoria introdotta da qualche mese per chi proviene dal centro città (via del Partigiano – via Vecchia – via Balestra).
Abbiamo verificato la situazione, e sebbene la relazione generale del progetto esecutivo non menzioni esplicitamente questa trasformazione, analizzando con attenzione le tavole del progetto emergono frecce di direzione che indicano chiaramente un senso unico nel tratto compreso tra via Balestra/Piovese/Nani
Questo dettaglio, di grande rilevanza per la cittadinanza, non ci risulta mai stato chiaramente esposto né negli incontri pubblici né nelle dichiarazioni ufficiali ai media.
Il quartiere – prosegue la presidente Liliana Gori – è già in grande difficoltà a causa dei lavori sulla principale arteria stradale, con le deviazioni che dirottano il traffico su vie secondarie normalmente riservate ai residenti. In particolare, via Vecchia, sede di una storica scuola materna, della chiesa e del suo piazzale, ha visto un aumento esponenziale del traffico, moltiplicandosi fino a cinque volte rispetto alla norma.
La possibile introduzione del senso unico avrebbe conseguenze pesanti: chi proviene dal centro non potrà più utilizzare via Piovese per un rapido accesso alla tangenziale e ai comuni limitrofi, costringendo i residenti a lunghi percorsi alternativi, quando fino a poco tempo fa bastavano pochi metri per uscire dal quartiere.
Gravi ripercussioni sono attese anche per le attività commerciali situate lungo via Piovese. Senza il flusso di traffico di passaggio una volta terminati i cantieri, molte di queste attività rischiano chiusure o trasferimenti, impoverendo ulteriormente il tessuto economico e sociale del quartiere.
Questa situazione richiede un intervento immediato delle autorità competenti – aggiunge Gori – e una chiara e inequivocabile comunicazione verso i cittadini, affinché si trovino soluzioni che salvaguardino la vivibilità e la sostenibilità del quartiere di Voltabarozzo.
Abbiamo invitato più volte, in passato, l’assessore Ragona e il sindaco Giordani per un incontro costruttivo e chiarificatore ma mai ci hanno risposto. Approfittiamo pubblicamente al rilancio di questo invito sebbene temiamo una ulteriore non risposta.
In aggiunta, in via piovese i danni collaterali causati dal cantiere ci preoccupano molto ma non vengono date informazioni ufficiali in merito: hanno risolto il problema dell’isolamento fibra internet di molte attività e residenti oltre quello delle perdite di acqua e fognature? Abbiamo notato che tuttora sono in fase di scavo alla ricerca dei danni causati ormai da lungo tempo.
Il tempo dei selfie è terminato, dove sono i nuovi mezzi per i quali il Comune ha anticipato decine di milioni di euro? Il futuro – conclude Liliana Gori – ci condannerà a colate di cemento in mancanza delle forniture dei nuovi tram e ricambi?