Le ultime dichiarazioni del Sindaco sulla probabile ripresa dei lavori allo Stadio Euganeo – dichiara Ubaldo Lonardi, Consigliere Comunale di Padova – invece che chiarire confondono le poche idee chiare!
Sembrava che con la determinazione dei costi dei lavori finora eseguiti da Estel, 3,5 milioni di euro, si fosse raggiunto un accordo con la ditta appaltatrice e successivamente disdettata dal Comune: un accordo “tombale” come si dice in gergo. Invece no: rimane aperto il contenzioso con Estel con una richiesta di danni da parte del Comune di circa 2,6 milioni: due terzi del valore dei lavori che lo stesso Comune riconosce eseguito da Estel! Singolare! Sicuramente – prosegue Ubaldo Lonardi – un contenzioso duro che non preannuncia una rapida conclusione della vergognosa vicenda. Certamente pensare ad una nuova gara, europea addirittura (perché fare conoscere a tutte le imprese europee i guai di cui si è responsabili?) in queste condizioni non è certo rassicurante (oltre alla intrinseca difficoltà di intervenire su lavori eseguiti da altri, su cui si potranno evidentemente scaricare tutte le responsabilità che si vogliono…).
Ma una domanda sorge spontanea: come è possibile che il Comune abbia pagato a Estel una cifra superiore al valore dei lavori eseguiti? Sulla base di quale perizia sul loro stato di avanzamento? E dove è finita la norma che prevede che comunque un’amministrazione pubblica trattenga una cifra (10%, se non erro) a garanzia dei lavori eseguiti fino al collaudo finale? Ma soprattutto perché il Sindaco Giordani, subito dopo la sua rielezione, il 27/07/22 autorizza il pagamento di 1,4 milioni dopo gli oltre due milioni già versati? Sulla base di cosa se ora veniamo a sapere che la perizia di oggi (2024) riconosce lavori per 94.000 in meno di quelli già pagati oltre due anni fa? E soprattutto come è stato possibile – insiste il Consigliere Lonardi – che il Comune pagasse addirittura l’ulteriore milione e 400mila euro se in quella data erano già trascorsi già più di 500 giorni dalla consegna del cantiere e quindi la ditta era manifestatamente inadempiente proprio sui tempi di realizzazione dell’opera (in base ai quali aveva vinto l’appalto, come innumerevoli volte abbiamo denunciato in Consiglio Comunale) e non sullo sconto praticato, come falsamente il Sindaco afferma in altra occasione?
FINE LAVORI
Previsti 300 giorni per finire solo una parte! Continua l’altalena delle previsioni. L’averle sbagliate tutte non insegna evidentemente che la prudenza, e meglio ancora il silenzio, dovrebbero essere obbligatori per recuperare almeno un minimo di credibilità. Pochi mesi fa i titoli di giornale riportavano la data di fine ‘24. Poi di inizio campionato ‘25. Ora di fine 25! E’ evidente a tutti che sparare date a caso non fa bene allo sport e al calcio in modo particolare. Un suggerimento: attendiamo l’effettiva ripresa dei lavori prima di azzardare date! E poi come fa, signor Sindaco, a prevedere 300 giorni per una parte dei lavori (molto meno della metà) quando aveva aggiudicato la realizzazione di tutta l’opera per 270 giorni, nonostante che la commissione giudicatrice vi avesse messo in guardia dall’anomalia dell’offerta stessa?
COSTO DELL’OPERA
Ora la nuova gara sarà di circa 4 milioni e non comporterà la realizzazione completa dei due cosiddetti palazzetti. Non è difficile prevedere che un altro milione e mezzo sarà necessario portando il costo totale a 10 milioni di euro, il doppio di quanto previsto! Altro che aumenti provocati dal…Covid! E per avere, se mai si arriverà al fine lavori, uno stadio “che fa schifo” come in un momento di rara sincerità il Sindaco stesso ha riconosciuto.
Sarei felice – conclude Lonardi – se il Sindaco smentisse queste mie illazioni, documenti alla mano però!
Comunicato ricevuto e pubblicato