Il mondo del cinema dice addio a una delle sue più grandi icone: Alain Delon, scomparso all’età di 88 anni nella sua casa di Douchy, in Francia. L’attore, noto per la sua bellezza enigmatica e il talento indiscusso, ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema europeo e mondiale.
La notizia è stata data dai figli attraverso un comunicato alla AFP (Agence France-Presse): «Alain Fabien, Anouchka, Anthony, oltre che il suo cane Loubo, hanno l’immensa pena di annunciare la dipartita di loro padre. Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, con accanto i suoi figli e i suoi familiari. La famiglia chiede di rispettare la propria intimità in questo momento di lutto estremamente doloroso».
Nato l’8 novembre 1935 a Sceaux, Delon ha avuto un’infanzia difficile, segnata dalla separazione dei genitori e da un’inquieta adolescenza, culminata con l’arruolamento nella marina francese e una breve detenzione per indisciplina. Dopo il ritorno dall’Indocina, la sua vita ha preso una svolta decisiva con l’incontro fortuito con il cinema, grazie a Brigitte Auber, che lo introdusse nell’ambiente cinematografico.
Delon divenne rapidamente uno dei volti più riconoscibili del cinema francese, debuttando in ruoli da protagonista già a fine anni ’50. La sua carriera ha preso una piega internazionale grazie a collaborazioni con registi del calibro di Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni e Jean-Pierre Melville. Tra i suoi ruoli più celebri si ricordano Rocco in Rocco e i suoi fratelli e il Principe Tancredi ne Il Gattopardo, film che gli valse anche una candidatura ai Golden Globe.
La vita privata di Delon è stata intensa e talvolta travagliata. Il suo legame con l’attrice Romy Schneider, conosciuta sul set, è stato uno dei più importanti e dolorosi della sua vita, e la sua morte prematura nel 1982 lo segnò profondamente, contribuendo a un lungo periodo di depressione. Negli ultimi anni, Delon aveva scelto di ritirarsi dalla scena pubblica, colpito anche da problemi di salute, tra cui un ictus nel 2019.
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo fondamentale del cinema europeo, lasciando dietro di sé un’eredità di film memorabili e un’icona di fascino e talento senza pari. I suoi tre figli, che hanno annunciato la sua morte, hanno chiesto di rispettare la privacy della famiglia in questo momento di lutto profondo.