Il 9 agosto, a Padova, un nuovo cantiere di Busitalia Veneto S.p.A. ha sollevato gravi preoccupazioni tra i commercianti e i residenti di Corso Vittorio Emanuele II. La vetrina del negozio “Nuvole di Carta” è oscurata dai lavori in corso, riportando alla memoria di Emanuela Barbetta, un tentativo di effrazione avvenuto durante il primo cantiere del SIR1 anni fa. Questa volta, la preoccupazione è acuita dalla presenza di attrezzi pericolosi, come spranghe e piedi di porco, facilmente accessibili a chiunque, aumentando il rischio di furti e aggressioni.
La commerciante Barbetta ha contattato i Carabinieri di Padova per chiedere un aiuto in merito o avere dei consigli per comportarsi secondo legge ma le è stato risposto che non era di loro competenza bensì della Polizia Municipale di Padova in quanto trattasi di cantiere. Messa in contatto con la Polizia Municipale, ha ottenuto una visita di una pattuglia che ha dichiarato di non riscontrare alcuna anomalia e che il cantiere era regolare. Non solo, ma facevano notare alla Barbetta che non aveva alcuna inferriata: non comprendiamo questo tipo di risposta.
Barbetta, sconfortata e piangendo chiama il 113 ma non era di loro competenza, consigliando di chiamare i Carabinieri, sentendosi rispondere che dovevano “riattaccare” perché erano in corso alcune emergenze o urgenze: legittimo, ma alla fine chi è che deve prevenire o sorvegliare su segnalazione? E’ necessaro attendere che un esaltato o un criminale si appropri di un piede di porco per tentare una rapina in uno qualsiasi dei negozi della via o che tenti di scassinare uno dei portoni?
Nonostante le ripetute segnalazioni da parte della Barbetta e l’intervento del Consigliere comunale Enrico Turrin, le autorità competenti non hanno preso provvedimenti concreti per mettere in sicurezza l’area. La Polizia Municipale, che hanno dichiarato il cantiere regolare, hanno lasciato la commerciante in uno stato di disperazione e impotenza facendole presente che non aveva installato delle inferriate.
Si riporta qui una video intervista, fatta in loco, al Consigliere comunale Enrico Turrin che più volte ha tentato di contattare telefonicamente l’Assessore di competenza Andrea Micalizzi. Durante l’intervista a Turrin alcuni residenti di passaggio hanno manifestato altrettanta preoccupazione.
Il cantiere, temporaneamente chiuso, riaprirà domenica, lasciando i commercianti e i residenti con il timore che la mancanza di sicurezza possa portare a episodi di criminalità. Nel frattempo, alcuni passanti hanno coperto gli attrezzi con un telo, cercando di ridurre il rischio. Ma è accettabile che la sicurezza di un’intera via dipenda da soluzioni improvvisate? È urgente che le autorità competenti intervengano per garantire la tranquillità e la sicurezza di tutti.
Il cantiere ha chiuso oggi pomeriggio, riaprirà domenica: un commerciante deve veramente valutare di dormire in negozio per timore di rapine? Se la Barbetta lo dovesse fare, ad oggi non sarebbe l’unica.
Altri passanti, presa conoscenza della situazione, hanno steso un telo blu del cantiere sopra le spranghe e piedi di porco per non esporli a tentazioni di eventuali male intenzionati.