L’appello è riferito alla querelle sulle corriere di lunga percorrenza (Flixbus e Itabus). Il Consigliere comunale Luigi Tarzia e capogruppo “Gruppo Misto” dichiara che a Padova il capolinea attuale “è un misero slargo di asfalto privo di qualsiasi arredo urbano e dei servizi essenziali: nessun parcheggio, servizio igienico, punto ristoro e d’informazione, persino assente una semplice pensilina per ripararsi dal sole o dalla pioggia. I passeggeri sono costretti ad attendere ore sotto il sole cocente o la pioggia, in piedi o seduti sull’asfalto. Nella migliore delle ipotesi in caso di pioggia trovano riparo sotto la pensilina del limitrofo distributore e in caso di calura sotto le piante, che per fortuna in via Sarpi non abbiamo tagliato.”
Dall’intervento di Tarzia si evince una sorta di insoddisfazione nei confronti di alcuni esponenti della maggioranza che sembano non dare risposte esatte, precisando che “Da circa un anno segnaliamo questa situazione vergognosa, e ci viene data una risposta con una giustificazione non accettabile: ovvero che non è possibile installare una pensilina per via della vicinanza al “parco delle mura”. Il Soprintendente Dott. Vincenzo Tinè mi ha confermato al telefono martedì scorso che non ci sono vincoli diretti o indiretti dettati dal suo ufficio, mai interpellato tra l’altro sulla questione.“ Del resto “Non poteva che essere che così, in effetti, a circa 500 metri, abbiamo recentemente approvato – 8 luglio scorso non qualche anno fa – un intervento residenziale e uno studentato con altezze fino a oltre 20 metri e nessuno ha obiettato qualcosa, nonostante il tutto avvenga – con un pugno negli occhi – nell’area tra il l’ipermercato Rossetto e appunto la cinta delle mure.”
Tarzia ritiene essere una “colossale sciocchezza” questa decisione e lo spiega con sui tre motivi fondamentali “Depotenziamento dell’intermodalità: dovrò regalare un manuale di pianificazione dei trasporti a Ragona. Spostare il capolinea compromette gravemente l’intermodalità con i servizi ferroviari e di trasporto pubblico locale, provinciale, regionale, nazionale ed internazionali. Serve un solo hub, un solo sito centrale, dove accentrare anche tutti i bus di lunga percorrenza, come proposto anche da Flixbus, nell’attuale autostazione.
Congestione del traffico: Via Pontevigodarzere è già un’arteria trafficata, si cammina a passo d’uomo in alcune ore del giorno. Aggiungere 62 transiti giornalieri e 150.000 passeggeri annuali, più i dati di Itabus, aggraverebbe ulteriormente la situazione si rischia di paralizzare la viabilità.
E anche se si obiettasse che un terzo di queste corse, ovvero 20, arrivano di notte la situazione per gli utenti peggiorerà. Infatti di notte, il tram non viaggia e i passeggeri sarebbero costretti a prendere un taxi per raggiungere, ad esempio, il sito intermodale della stazione con costi maggiorati a cui si devono aggiungere inevitabili rischi di sicurezza personale, visto che il capolinea del tram si trova in una zona periferica.
Discriminazione dei passeggeri: questa decisione sembra voler nascondere certi tipi di passeggeri, dividendo l’utenza in passeggeri di serie A e serie B. È vergognoso che un’amministrazione di centro-sinistra adotti una politica così discriminatoria.”
Una stoccata sul modus operandi dell’Amministrazione e all’Assessore Andrea Ragona “Inoltre, senza alcun preventivo coordinamento con le società dei bus e le Consulte di Quartiere Centro e Nord, l’Assessore Ragona e la Giunta hanno deciso, a metà luglio, unilateralmente di trasferire dal 1 ottobre gli arrivi e le partenze di via Sarpi al capolinea nord del tram a Pontevigodarzere in via Signorini.”
“Altri facciamo sentire la loro voce contro questa gestione miope e insensata della mobilità dei bus a lunga percorrenza che penalizza soprattutto il circuito degli studenti universitario e quello turistico.”
Tarzia conclude specificando che “Ho fatto sentire la mia voce insieme a quelle di Amedeo Levorato della Consulta Centro, ad Antonio Attisani portavoce dei Verdi, a Gianluca Stefani per Ultima Generazione e Beatrice Baggio per Orizzonti e Generazione Padova. Carlo Forner Presidente della Consulta Nord non ha potuto partecipare perché fuori sede. E se necessario presenterò anche una mozione consiliare da far discutere a settembre.”