È stato sottoscritto questa mattina, giovedì 16 maggio, a Palazzo Moroni l’accordo di rete per il contrasto alla dispersione scolastica che vede coinvolti il Comune di Padova, in qualità di capofila del progetto, l’Ufficio Scolastico Ambito Territoriale Padova e Rovigo, l’Azienda Ulss 6, Veneto Lavoro, il Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti di Padova, il Dipartimento FISPPA dell’Università degli Studi di Padova, Sistema della Formazione Professionale.
Presenti all’incontro per la sigla dell’atto, le assessore al Sociale e alle Politiche educative e scolastiche insieme ai rappresentanti delle parti firmatarie.
Il progetto è rivolto a minori e giovani adulti a rischio di marginalità e alle loro famiglie o figure di riferimento. L’obiettivo è promuovere il successo e il benessere scolastico, formativo, educativo, attraverso percorsi che implicano processi di apprendimento che derivano dall’esperienza, con lo scopo di far acquisire ai ragazzi quell’autonomia e consapevolezza necessarie per il bene proprio e della comunità di cui sono parte.
Il percorso esperienziale si snoda lungo tre macro aree di intervento: area istruzione e formazione, area riorientamento lavoro e stage, area socio sanitaria e socio educativa.
L’area istruzione e formazione riguarda la fascia d’età che va dai 14 ai 17 anni, ed ha come destinatari minori in obbligo scolastico e giovani adulti che sono interessati ad un rientro nei percorsi di istruzione o formazione abbandonati o non conclusi. Le azioni previste sono mirate all’assolvimento dell’obbligo di istruzione attraverso piani di studio personalizzati, stage orientativi, finalizzati a motivare riorientando e supportando ragazzi o ragazze che vivono situazioni di fragilità.
L’area riorientamento lavoro e stage riguarda giovani adulti che hanno assolto l’obbligo scolastico ma non hanno concluso alcun percorso formativo. Sono due le fasce d’età dei destinatari: dai 16 ai 18 anni e dai 18 anni ai 21. L’obiettivo è la presa in carico dei minori in situazioni di abbandono scolastico che vogliano, tuttavia, provare ad inserirsi nel mondo del lavoro attraverso percorsi di orientamento e stage formativi. In questa fase è prevista la figura del Case Manager, proprio per accompagnare ragazzi o ragazze nella nuova dimensione lavorativa, orientandoli e seguendoli nei contatti e colloqui con operatori del mercato al fine di definire i percorsi di inserimento più adeguati.
L’area socio sanitaria e socio educativa è rivolta a minori e giovani con patologie cliniche conclamate, in dispersione scolastica e formativa, che si trovano in situazioni di vulnerabilità personale o familiare. L’obiettivo, anche in questo caso, è la presa in carico e la definizione di interventi specifici che consentano il reinserimento di ragazzi o ragazze nel circuito educativo o formativo professionale raggiungendo, nel contempo, almeno un livello minimo di inserimento socio occupazionale.
Per concretizzare tutte le azioni previste, l’accordo di rete si è dotato di un proprio assetto che prevede una struttura di governo che comprende il capofila del progetto, una cabina di regia, un tavolo tecnico della cabina di regia, aree trasversali di intervento.
Il flusso comunicazioni e vigilanza è gestito da Veneto Lavoro che prende in carico, per le prime valutazioni dei casi, i minori dai 14 ai 17 anni in abbandono scolastico e formativo segnalati dall’Anagrafe Regionale Studenti. Lo step successivo prevede il coinvolgimento dell’equipe di co-progettazione, competente a predisporre progetti individualizzati a seconda delle problematiche da affrontare.