Il sistema politico italiano è permeato da una prassi discutibile e legalizzata che favorisce giochi di potere anziché la selezione di rappresentanti seri e dedicati. Ciò – dichiara Fabio Bui dei Popolari per il Veneto, già Presidente della Provincia di Padova – compromette la nostra posizione nelle politiche europee e danneggia gli interessi nazionali.
È essenziale che il prossimo 8 e 9 giugno scegliamo con attenzione coloro che guideranno il nostro Paese nell’arena europea. Non possiamo permetterci di essere rappresentati da “candidature fantasma” che ignorano le vere esigenze dei cittadini e il voto lo usa per altro. Ridicolo constatare – prosegue Fabio Bui – che sono gli stessi personaggi che poi rivendicano un ruolo più forte dell’Italia nelle politiche europee, che ci vedono spesso penalizzati con scelte non finalizzate ai migliori, ma rinchiuse nella logica del mero consenso dei partiti.
In quanti altri paesi europei si candidano i leaders di governo e opposizione in un ruolo che a priori non sarà il loro? Forse solo il Belgio, ma in proporzioni assai più contenute. In Italia, la selezione dei parlamentari e funzionari non mira sempre a garantire una genuina rappresentanza degli interessi nazionali. Spesso prevale la politica di parte – puntualizza Bui dei Popolari per il Veneto – anziché un impegno comune per difendere gli interessi del Paese e promuovere l’azione di lobbies a livello europeo, creando una mancanza di corrispondenza con le esigenze economiche e sociali nazionali.
Non scandalizziamoci se i cittadini preferiranno lo sdraio alla cabina elettorale: io voterò chi mi deve rappresentare in Europa e non “politici – influencer” o chi quel voto lo usa per altro. La serietà e l’impegno – conclude Fabio Bui – sono valori fondamentali che devono guidare il nostro sistema politico.