I dati recenti del Ministero della Salute, che evidenziano la bassa priorità assegnata alla spesa per il personale sanitario da parte della politica italiana, – dichiara la sen. Barbara Guidolin del M5S – suscitano estrema preoccupazione. Questo atteggiamento, considerato vergognoso, è stato tentato di essere corretto dal Movimento 5 Stelle, alzando il limite di spesa per il personale durante il governo Conte.
L’analisi della Federazione CIMO-FESMED mostra una costante diminuzione del rapporto tra il costo del personale e la spesa sanitaria totale, scendendo dal 32% al 28%. Il Veneto non è affatto esonerato e la realtà mostra – prosegue la senatrice veneta Guidolin – che con l’attuale assetto, le decisioni chiave rimangono nelle mani delle Regioni e delle Asl, che preferiscono rivolgersi a cooperative e figure esterne. Queste decisioni, come evidenziato dalla gestione della pandemia, contribuiscono al disastro attuale. Non a caso, la destra esclude Regioni e Asl dalla Commissione d’inchiesta sul Covid.
La spesa per il personale è solo uno degli esempi delle criticità legate alla regionalizzazione della sanità. La situazione rischierà di peggiorare – aggiunge Guidolin – se non si riuscirà a fermare il progetto di autonomia differenziata del governo che dividerebbe il Paese e danneggerebbe il Servizio Sanitario Nazionale.
Di fronte a queste sfide, riteniamo inevitabile una riforma del Titolo V della Costituzione per riportare la gestione della sanità sotto il controllo dello Stato. Ci impegneremo con determinazione in questa causa, è cruciale per il futuro del nostro sistema sanitario o il Veneto e il resto del Paese – conclude la pentastellata Barbara Guidolin – saranno destinati a ereditare maggiori sofferenze per adulti e minori.